La casetta di campagna e l’equivoco W.C. — Barzelletta

 

barzelletta w c

Un’anziana coppia di coniugi inglesi, ambedue in pensione, va a passare alcuni giorni di vacanza in Germania, come è loro abitudine da ormai diversi anni.
Durante una passeggiata in campagna notano un cartello ‘Vendesi’ vicino ad una graziosa casetta rustica; estasiati, decidono di farne la loro residenza estiva.
Contattano il proprietario, un pastore protestante, e si accordano con lui per visitare la casa all’interno.

Nel giorno concordato, all’ora stabilita i due coniugi raggiungono con la loro vecchia ma efficientissima autovettura il luogo dove si trova l’immobile. Accompagnati dal proprietario, visitano la casetta e ne restano molto entusiasti. Fa proprio al loro caso: lontano dallo smog e dai rumori della città, con molto verde intorno e tanta aria purissima. Così prendono accordi per andare dal notaio per preparare l’atto di compravendita. Si mettono in macchina e prendono la via di casa.

Durante il viaggio di ritorno parlano dei tanti pregi che hanno trovato in quella casetta, e di come sia stato gentile il proprietario. Ad un certo punto, però, si rendono conto che, presi dall’euforia, hanno dimenticato di visitare il bagno.
Arrivati a casa, la signora scrive immediatamente una mail al pastore per chiedergli informazioni:

“Gentile Pastore, sono la signora che l’altro giorno è venuta a visitare la sua casetta in campagna.
Io e mio marito ci siamo ora resi conto che durante la nostra visita abbiamo dimenticato di chiederle di poter vedere il W.C.
La prego pertanto di illuminarci al riguardo. Grazie.”

Ricevuta l’email, il pastore non comprende esattamente il significato dell’abbreviazione W.C.; pensa e ripensa, alla fine intuisce che potrebbe trattarsi di una chiesetta anglicana denominata White Chapel, non distante dalla sua abitazione.

Potete immaginare la sorpresa della signora quando, qualche giorno dopo, si ritrovò a leggere questa email di risposta, con dettagliata spiegazione da parte del pastore:

“Gentile Signora,
ho molto apprezzato la sua richiesta e con piacere la informo che il luogo che le interessa si trova a dodici chilometri di distanza dalla dimora che le ho mostrato; ammetto perciò sia alquanto scomodo accedervi, specialmente per i frequentatori abituali.
Coloro che sono soliti trattenersi a lungo per le funzioni, è opportuno portino con sé la colazione in modo da potersi fermare l’intera giornata senza eccessivo disagio.
Il posto è raggiungibile a piedi, in bicicletta, in auto.
È preferibile arrivarvi per tempo onde evitare di rimanere fuori o intralciare il movimento degli altri.
Nel locale c’è posto per una quarantina di persone sedute e cento in piedi.
Un impianto d’aria condizionata provvede a tenere costantemente pura l’aria.
Per trovare posto a sedere è necessario giungervi tempestivamente.
I bambini siedono accanto ai genitori e, tutti, cantano in coro.
All’ingresso è possibile ritirare dei foglietti di carta che, dopo l’uso,  devono essere riconsegnati all’uscita, possibilmente in buono stato, perché verranno riutilizzati dalle persone che vengono dopo. Chi dovesse arrivare in ritardo potrebbe rimanere senza foglietto: in tal caso può comunque chiedere al vicino se gentilmente gli concede di utilizzare il suo.
Grandi amplificatori assicurano una perfetta ed efficace diffusione dei suoni che in tal modo possono essere ascoltati anche da coloro che si trovano all’esterno.
Tutto ciò che i visitatori amorevolmente lasciano, viene raccolto e distribuito ai poveri del paese.
Vi sono infine dei fotografi che, a richiesta, provvedono a ritrarre gli atteggiamenti assorti delle persone intente in un così profondo raccoglimento.
In attesa di rivederla, le porgo i miei più distinti saluti”.


:) Spero che la barzelletta ti sia piaciuta!
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